Dal 1 gennaio 2021 l’entrata in vigore della Brexit (British Exit) ha scisso il Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord e Galles) dall’Unione Europea, lasciando invariata la situazione in Repubblica di Irlanda, che resta membro UE.
Con che documenti si potrà viaggiare nel Regno Unito dopo Brexit?
In primis, chiariamo che le nuove regole valgono indistintamente per tutto il Regno Unito, ovvero, come detto, Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord e Galles, e, naturalmente, per viaggi che comprendano trasferimenti fra essi.
- Fino al 1 ottobre 2021, l’accesso nel Regno Unito è consentito ai cittadini europei (inclusi Svizzeri) con carta di identità (cartacea o elettronica), valida per l’espatrio ed esente da proroga di validità stampigliata sul retro. Essa deve essere ben conservata, non stropicciata, senza strappi. Va da sé che si possa viaggiare anche con passaporto in corso di validità.
- A partire dal 2 ottobre 2021, sarà possibile entrare nel Regno Unito solo con passaporto biometrico in corso di validità, con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese.
Segnaliamo che esistono categorie specifiche che potranno viaggiare con sola carta di identità anche dopo il 1 ottobre 2021 (almeno fino al 31 dicembre 2025):
- Chi possieda il Settled Status (5 o più anni di permanenza continuativa nel Regno Unito) o il Pre-Settled Status (meno di 5 anni di permanenza continuativa nel Regno Unito);
- Gli operatori sanitari (categoria S2 Healthcare);
- Chi abbia un Frontier Work Permit emesso prima del 31 dicembre 2020.
Servirà il visto per entrare nel Regno Unito dopo Brexit?
Visto per motivi turistici
Esiste la possibilità, ad oggi non confermata, che venga introdotta l’ETA, una sorta di sistema elettronico per tracciare gli arrivi nel Paese, simile a quello usato per viaggiare verso gli Stati Uniti.
Attualmente per gli Italiani non è previsto un visto per viaggi “turistici” la cui durata però non superi i 6 mesi. E’ importante verificare se sia necessario il visto per viaggi causati da motivi non prettamente turistici.
Visto per motivi di lavoro e studio
Il visto sarà necessario per chi viaggia per motivi di studio o di lavoro (student visa e work visa). Non è però noto se questa regola varrà dopo il 1 ottobre 2021.
Per motivi di studio, comunque, fino al 1° ottobre 2021 si applicano le stesse regole dei viaggi di turismo o business: carta di identità valida per espatrio o passaporto valido minimo 6 mesi. Per situazioni diverse occorrono ulteriori approfondimenti; resta obbligatorio invece il visto se si pianifica un periodo di permanenza per studio per più di 6 mesi.
Per motivi di lavoro, invece, le cose si faranno più complesse: oltre al visto saranno necessarie ulteriori documentazioni che varieranno a seconda della tipologia di contratto e lavoro.
Il roaming dopo Brexit
Ve lo ricordate il roaming? Dopo tutto questo tempo senza viaggiare forse no, vero? 😁😁😁
Sappiamo che attualmente non ci sono costi per il roaming all’interno dell’Unione Europea: questo permette di viaggiare in Europa usufruendo dei propri piani tariffari nazionali, con alcune limitazioni/riduzioni su ammontare di minuti voce e giga navigazione.
Dopo la Brexit, nel Regno Unito le compagnie telefoniche non manterranno tale accordo e potranno addebitare tariffe extra: ecco perché è molto importante chiamare il proprio operatore telefonico prima del viaggio per chiedere o concordare le condizioni tariffarie ed evitare inattese spiacevoli sorprese.
E gli animali domestici potranno viaggiare con noi dopo Brexit?
Il Regno Unito ha dichiarato che continuerà ad accettare i nostri pelosi senza apportare sostanziali variazioni: restano necessari il passaporto ed altri certificati, ma è comunque importante consultare le pagine ufficiali del Governo del Regno Unito prima di mettersi in viaggio con i nostri fedeli compagni.
E la copertura sanitaria?
Come sappiamo, i cittadini europei sono provvisti di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) che garantisce assistenza medica e di primo soccorso per cure necessarie, presso strutture sanitarie pubbliche o convenzionate, in ogni Paese Europeo in cui ci si trovi. Resta sempre escluso dalla copertura l’onere del pagamento dei ticket e delle prestazioni a pagamento, secondo le diverse regole di ogni stato.
Dopo la Brexit, i viaggiatori UE che si ammalino durante il soggiorno temporaneo nel Regno Unito potranno usufruire della TEAM, ma dovranno farsi carico delle spese “extra tessera” che nei paesi del Regno Unito possono essere molto onerose. E’ per questo fortemente consigliata la stipula di un’assicurazione sanitaria privata.
Ah dimenticavo! Posso guidare un mezzo?
La patente di guida dei cittadini della UE verrà riconosciuta senza bisogno di IDP (Permesso di guida internazionale).
In sintesi… Buone notizie!
E quindi viaggiare nel Regno Unito, anche dopo Brexit, è ancora possibile, anzi facile! Le sue città, i paesaggi incantevoli ed incontaminati, la sua cultura variegata e intrigante; le infinite possibilità di vacanze studio e di impiego ci attendono.
Pertanto… Siamo pronti a tornare!