DESERTO O DESERTI?
DESERTI, senza dubbio! I deserti sono territori spesso inospitali ma allo stesso tempo unici e suggestivi, meta complessa, turistica e non, ma SENZA DUBBIO AMMALIATRICE.
Innumerevoli le possibilità di visita, ma altrettanto innumerevoli le tipologie di esperienza possibili, poiché molto diversi tra loro sono i luoghi dove dirigersi per farsi travolgere dentro e fuori, almeno una volta nella vita.
Stiamo per raccontarti di deserti famosi e di altri sconosciuti, di deserti caldi e deserti freddi, alcuni persino ghiacciati, di deserti aridi ed altri abitati da forme di vegetazione e piccoli animali.
Ma come?! Dirai subito tu.
In questa lettura ti sarà facile (oltre che divertente) comprenderlo.
Ecco una breve anteprima:
Iniziamo da alcune definizioni tecniche. In geografia si definiscono “aree geografiche desertiche” zone con alta pressione atmosferica e scarse precipitazioni, difficilmente superiori ai 50 ml l’anno. Sono territori prevalentemente aridi dove non cresce alcunché, o quasi. Ed è proprio da quel “quasi” che si origina una delle più grandi meraviglie della terra: il deserto fiorito! Ma ci torneremo sull’argomento a breve.
Sotto il profilo geomorfologico il deserto si presenta non solo come una superficie coperta di dune sabbiose modellate dal vento, ma anche come luogo abitato da ruvide montagne, altopiani e pianure secche e brulle, superfici rocciose, ghiaiose o sabbiose. Sarà forse una sorpresa sapere che vengono annoverate tra i deserti del mondo anche le Regioni Polari.
Per la scarsità di piogge e d’acqua, l’ecosistema desertico viene generalmente immaginato come luogo con poca vita, ma questo non è vero poiché dipende dal tipo di deserto. In alcuni infatti la vita è abbondante, la vegetazione si è adattata al basso tasso di umidità e la fauna si nasconde durante il giorno per vivere la notte… il tutto nonostante l’inconfutabile aridità.
Ma sono forse proprio queste condizioni così estreme che ci attirano così tanto?
I deserti sono “ambienti terminali” e sono straordinari anche nelle loro estensioni: la loro superficie totale è infatti di 50 milioni di chilometri quadrati, costituendo il 30% delle terre emerse, di cui il 16% è costituito da deserti caldi ed il 14% da deserti freddi. Ed è proprio qui che entriamo nel vivo del nostro viaggio!
Sebbene ci immaginiamo il deserto come un luogo di insopportabile calura, un luogo sabbioso o, come abbiamo visto poco fa, roccioso con pietre o ciottoli, dove l’aridità e la siccità sono ai massimi livelli e la vegetazione è quasi assente, ci sono anche i deserti freddi! Sono presenti nelle regioni temperate più continentali, anch’esse aride, solitamente rocciose e sferzate dal vento con intense escursioni termiche annue (estati anche caldissime ed inverni estremamente rigidi).
Infine, ecco la sorpresa, anticipata prima, i deserti polari (romanticamente chiamati anche i deserti bianchi), localizzati nelle regioni settentrionali e meridionali a margine dei continenti boreali e australi (Groenlandia, Artide e Antartide). Il freddo è intenso e perenne e si presentano come distese di neve e ghiaccio, immutabili nel tempo e con totale (o quasi) assenza di vegetazione. Qui, secondo la nota classificazione di Köppen, il clima viene definito come “desertico glaciale”.
I deserti coinvolgono e travolgono, cosicché tutti mentre leggiamo queste righe, sentiamo un’irrefrenabile desiderio di partire, subito, per scoprirli!
Ora, visto che presto si potrà partire, vieni con noi a scoprire quali siano i nostri deserti più amati e dove poter vivere questi luoghi di pace e silenzio, questi ampi spazi dove dedicarsi ad esperienze “esclusive” con la nostra selezionata compagnia, perché è con i nostri migliori compagni di viaggio che andremo a scoprirli uno alla volta! E se ti capita di sostare per sognare ad occhi aperti, non preoccuparti: lasciati andare, noi ti aspettiamo!
I DESERTI CALDI
DESERTO DEL SAHARA: il deserto più conosciuto, forse il deserto per antonomasia! Ricco di fascino e custode di storia e di antichi segreti, è il deserto di sabbia più esteso del pianeta. Lo stesso nome “Sahara” deriva dalla parola araba che indica la sabbia. Una distesa di ben 9 mila kmq, quella che invade undici stati dell’Africa settentrionale, tra il Mar Rosso e l’Oceano Atlantico, dal Marocco all’Egitto, dalla Mauritania al Sudan, passando per Algeria, Libia, Tunisia… Stati noti e importanti per il turismo, che offrono esperienze uniche e fascinose tra dune sabbiose morbide e dinamiche, paesaggi rocciosi, distese di ciottoli e pietrisco.
DESERTO DEL KALAHARI: suggestioni infinite che vengono dal da uno dei deserti più belli del mondo a sud del continente africano. Diviso tra Namibia, Botswana, Repubblica Sudafricana e Zimbabwe per una superficie di circa 500 mila kmq, alterna zone desertiche ad aree più verdeggianti che diventano anche rigogliose in prossimità del Parco Nazionale del Central Kalahari Game Reserve, luogo perfetto per un safari in Africa. Se si considera parte desertica anche il bacino semiarido che lo circonda, la sua estensione aumenta di cinque volte! Lo splendido paesaggio, i vermigli tramonti e la forte presenza di grandi mammiferi (come elefanti, leoni, bufali, leopardi e rinoceronti) fanno di questa zona una destinazione turistica d’eccellenza.
DESERTO DEL NAMIB: uno dei deserti più antichi del mondo, si trova in Namibia, occupando in alcuni tratti anche i territori della Repubblica Sudafricana e dell’Angola. L’estensione complessiva è di 55 mila kmq per un’età geologica di ben 80 milioni di anni! È un deserto attraversato da forti venti e violente tempeste di sabbia che levigano le sue aree rocciose. Tra gli itinerari più interessanti il Moon Landscape e Sossusvlei, senza dimenticare la duna più alta del mondo, che con i suoi 380 metri svetta nel deserto costituendo uno spettacolo unico, sia per i colori sorprendenti che per la maestosità della duna più alta del mondo, la Big Daddy.
DESERTO RUB’ AL-KHALI: forse il tuo nome ti farà pensare di non conoscerlo ma stiamo parlando del secondo deserto di sabbia più grande del mondo! Unico per le sue peculiarità è conteso tra ben otto Stati della Penisola Arabica. È uno dei luoghi più inospitali del mondo, disabitato e quasi inesplorato ma assai ricco di petrolio. Ci credi che l’altezza delle sue dune di sabbia supera quella della la Tour Eiffel?
Quasi assurdo da pensare visto che la desertificazione è un processo attualmente in corso, ma duemila anni fa questa zona era attraversata dalla redditizia via dell’incenso.
DESERTO DEL KARAKUM: chiamato la Porta dell’Inferno è una delle aree più inospitali del pianeta, sia per il clima sia per gli avvenimenti degli anni ‘70 del ‘900, quando furono compiute intense e dissennate trivellazioni al fine di trovare il petrolio. Occupante gran parte dello stato del Turkmenistan, questo deserto è attraversato da un canale artificiale, il “Canale del Karakum”, costruito tra il 1950 ed il 1980, ancor oggi il più grande canale artificiale di irrigazione del mondo (addirittura navigabile). Oltre a ciò, interessante un cratere vulcanico dal diametro di 70 metri, situato a 260 Km dalla capitale del Turkmenistan, Ashgabat.
Tornando alle trivellazioni, esse causarono la fuoriuscita di materiale magmatico, il crollo del terreno circostante l’area trivellata e la fuoriuscita di petrolio. La fuoriuscita del petrolio (che effettivamente c’era) fu contrastata e bloccata “appiccando il fuoco”, che come prevedibile creò un gigantesco rogo ancora oggi bruciante!!!
GRAN BACINO STATUNITENSE: nel cuore degli Stati Uniti, occupante quasi per intero lo stato del Nevada, è al decimo posto nella classifica dei deserti più grandi della terra. Il Grande Lago Salato (Great Salt Lake) sconfina nello Utah ed è un residuo di antico lago preistorico un tempo presente al centro del Gran Bacino.
DESERTO DELL’ALTOPIANO DEL COLORADO e il GRAND CANYON: un vero regalo è il paesaggio unico con formazioni rocciose variopinte scavate dal vento, dalle mille sfumature di rosso di questo deserto. Un’immensa regione che si estende per oltre 330 mila km quadrati, tra gli Stati americani di Utah, Arizona, Colorado e Nuovo Messico. Punto più famoso dell’Altopiano è sicuramente il celebre Grand Canyon, un vero capolavoro della natura, luogo tra i più visitati del mondo. Imperdibili anche i numerosi Parchi Nazionali della zona, come Arches, Bryce Canyon e Zion.
DESERTO DEL MOJAVE e la VALLE DELLA MORTE: in California, nei pressi della città di Los Angeles, copre una superficie complessiva di circa 38 mila kmq. È considerato uno dei luoghi più caldi degli Stati Uniti e del mondo, facilmente raggiungibile da Las Vegas, anche a bordo di un treno, il DesertXpress, che in circa 80 minuti arriva a destinazione. Vengono organizzati vari itinerari escursionistici sia indipendenti sia di gruppo a cura anche dei rangers del Joshua Tree National Park. Tra le formazioni geologiche presenti, grandi dune di sabbia, zone con ampia e ricca vegetazione, spettacolari canyon e la famosa Valle della Morte. Qui, sul fare della primavera, alcuni visitatori hanno sperimentato con i loro occhi la meraviglia del deserto fiorito, grazie ad alcune intense piogge. Un autentico spettacolo!
DESERTO DI CHIHUAHUA: Qui si trova il deserto di gesso più grande del pianeta, un’incredibile distesa di sabbia bianca che attrae migliaia di visitatori per le sue magnifiche sfumature, qui, lungo il turbolento confine tra Mexico e Stati Uniti. Presenta un clima più umido rispetto alle zone desertiche finora descritte e infatti qui si sono sviluppate modeste aree di flora e fauna (superficie totale di oltre 350 mila kmq).
GRAN DESERTO AUSTRALIANO: voliamo dall’altra parte del mondo per esplorare un continente ricco di aree desertiche, tra cui il Gran Deserto Sabbioso del nord ed il composito Gran Deserto Australiano, derivante dall’insieme del Deserto Gibson (nel centro) e del Gran Deserto Victoria. La bellezza di una visita qui, oltre allo spettacolo naturale, è l’incontro con le popolazioni indigene. Curioso anche sapere che il Gran Deserto Victoria prende il nome dalla regina Victoria, regnante in Gran Bretagna quando il primo esploratore europeo attraversò questa “porzione” di colonia.
I DESERTI POLARI
ARTIDE ed ANTARTIDE: classificati come le superfici desertiche più estese della terra. L’Artide corrisponde alla regione a nord del Circolo Polare Artico e occupa una superficie superiore ai 13 milioni di kmq. Le temperature invernali scendono fino a -58° C. L’Antartide vanta anch’esso una superficie superiore ai 13 milioni di kmq e vince la classifica dei deserti più freddi al mondo. Le temperature minime arrivano a -50° C anche se nel 2010 si registrò il record di -93,2°C! La superficie di questo deserto è interamente coperta dai ghiacci della calotta polare antartica.
GROENLANDIA: l’isola più vasta del pianeta (circa 974 mila kmq), ironicamente chiamata “Terra Verde” dai danesi. Qui si arriva molto spesso a -50°C!
I DESERTI FREDDI
DESERTO DEL GOBI: viaggiando sulle orme di Marco Polo e della Via della Seta, al confine tra Cina e Mongolia, troviamo questa terra inospitale, dove alcune specie animali e vegetali riescono in alcuni punti a sfidare la rigidità del clima. Da vedere Ulaan Baatar, attuale capitale della Mongolia, le magnifiche dune di sabbia di Khongoryn Els, che si ergono fino ad un’altezza di 300 mt e l’area naturale protetta del Parco Nazionale Gurvan Saikhan, dove vivono alcuni esemplari di capre e altri animali selvatici.
Il Gobi è il quinto deserto del mondo per vastità (più di un milione di kmq) e viene definito deserto freddo perché, pur presentando estati spesso caldissime (fino a 60°C!) ha anche inverni freddissimi durante i quali si possono vedere le dune di sabbia ricoperte di neve. Il Deserto del Gobi racchiude un vero tesoro in termini paleontologici: qui sono stati ritrovati scheletri di dinosauri risalenti anche ad 80 milioni di anni fa e, secondo gli studiosi, non è finita qui. Un’incomparabile meraviglia della natura!
DESERTO DEL TAKLAMAKAN: continuiamo lungo la nostra Via della Seta per incontrare un deserto suddiviso tra Cina, Mongolia e Kazakistan. Circondato da catene montuose uniche, svettano il Kunlun e le montagne del Pamir. Negli sperduti territori della regione di Xinjiang è uno dei deserti freddi più belli del mondo, anche conosciuto come il mare della morte. Nato dopo il prosciugamento di un enorme lago di sale, in questo deserto si alternano zone estremamente aride a vere e proprie oasi lussureggianti.
DESERTO SALATO DEL KAVIR: Nel cuore dell’Iran, il “Grande Deserto salato” è conosciuto per le acque delle grandi paludi salate che vi si trovano e che, causa dell’intenso sbalzo termico tra le temperature diurne e notturne (anche 70°C di differenza!!) evaporano lasciando scoperti terreni ricoperti di croste di sale.
DESERTO SIRIANO: un deserto vivo, caratterizzato dalla presenza di moltissime oasi si trova nel mezzo del Medio Oriente. È costituito da una superficie di sabbia e rocce, con molti centri abitati visitabili. Tra le mete più suggestive ci sono le cittadine di Al-Hasakah, Damasco, Doura Europos, Al Mayadin e Rasafa, purtroppo per la maggior parte coinvolte nelle recenti guerre che hanno coinvolto la Siria. Numerose le oasi e le zone lussureggianti, che offrivano ristoro ai viandanti che attraversavano questa inospitale regione. Tra quelle menzionate, la stessa Damasco, capitale della Siria, che sorge in una oasi, all’origine abitata da beduini che costruirono nel tempo numerosi insediamenti attorno alle aree delle oasi.
DESERTO DI KIZILKUM: Situato al crocevia Situato tra Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan, il deserto di Kizilkum misura circa 300 mila kmq ed è caratterizzato da dune di sabbia a perdita vista. Le temperature estive diurne possono raggiungere anche i 50°C, ma viene menzionato come deserto freddo per le gelide temperature invernali che lo rendono davvero inospitale, ma pur sempre meta di grande fascino.
DESERTO DELLA PATAGONIA: Oltre 673 mila km² del territorio argentino sono occupati da questo deserto, rendendolo il più vasto del continente americano. Si affaccia sull’oceano e permette la vita a molte specie animali come armadilli, iguane, lama, lepri della Patagonia, nandù. Qui le temperature non superano mai i 10/12°C: durante l’inverno le condizioni sono quasi proibitive, in estate gli scenari sono incredibili per i coraggiosi viaggiatori che si apprestino a scoprire uno dei deserti più affascinanti del pianeta.
DESERTO DI ATACAMA IN CILE: uno dei deserti più asciutti e secchi della terra con precipitazioni praticamente inesistenti tutto l’anno si trova vicino ai primi rilievi andini, in Cile. Nel 1971 si stimò che la pioggia non fosse caduta in quest’area da circa 400 anni. È 50 volte più arido della Death Valley statunitense e costituisce una situazione unica: qui, infatti, ogni sette anni, il deserto fiorisce e si tinge di meravigliosi colori. In esso esiste un’intensa vita sociale, con diversi villaggi situati al suo interno tra cui San Pedro Atacama. Da visitare senza dubbio le Terme di Puritana, il famoso Gigante di Atacama, i numerosi geyser della zona e la Chiesa di San Pedro, dalla quale ammirare il Vulcano Licancabur, che svetta con i suoi 6.000 metri di quota.
SALAR DE UYUNI, Bolivia: conosciuto come il deserto di sale, offre una delle saline più antiche e grandi del pianeta (risalente alla Preistoria): ben 12 mila chilometri quadrati che possono essere visitati partendo da Uyuni, un punto turistico piuttosto apprezzato. Oltre agli scatti indimenticabili sulle distese di sale, da Salar de Uyuni si possono vedere: il Vulcano Tunupa, i geyser, due spettacolari isole nel mezzo del deserto (Pescado e Incahuasi), la meravigiosa Laguna Colorada.
E TU, AFFRONTERESTI UN VIAGGIO NEL DESERTO?
Intrapprendere un viaggio nel deserto è un must, un’esperienza che tutti dovrebbero fare. Si tratta però di un tipo di viaggio impegnativo, che richiede preparazione, studio, spirito di adattamento, ma soprattutto di protezione e guida.
Di questo ed altro parleremo in maniera esaustiva nei prossimi articoli.
#staywitha1class